Abstract |
"Per adattarsi a un clima sempre più caldo serve l’aria condizionata. Tra ondate di calore, temperature più alte e crescita economica nei Paesi emergenti, riusciremo a produrre abbastanza energia per rinfrescare tutti? Si tratta di un compromesso tra adattamento e mitigazione approfondito da uno studio apparso su Nature, che ha stimato per la prima volta due effetti separati del cambiamento climatico sull’uso dei condizionatori in ambito domestico. Il primo riguarda l’intensità nell'uso dei condizionatori, cioè osserva quanta elettricità verrà consumata al variare delle temperature. Il secondo tiene conto dell'aumento dell'acquisto di condizionatori a livello globale – aspetto inedito in letteratura – che può avere ragioni climatiche oppure semplicemente economiche, come l’incremento del potere d’acquisto in un determinato Paese emergente. Dallo studio dell'Università Ca' Foscari di Venezia emerge che entro il 2050 – in uno scenario di riscaldamento globale allarmante che prevede un aumento delle temperature medie globali di circa 4-5°C entro metà secolo – la diffusione di condizionatori raddoppierà in Europa e quadruplicherà in India, registrando un incremento del 40% in entrambe le regioni. Si stima che da un lato l’uso dell’aria condizionata potrà ridurre l'esposizione giornaliera al calore di 150 milioni di europei e 3,8 miliardi di indiani, ma allo stesso tempo potrebbe aumentare la domanda annuale di elettricità di 34 TWh e 168 TWh rispettivamente in Europa e in India. ..." |